Atassia: descrizione, diagnosi e riabilitazione
Caratteristiche dell’atassia
Atassia è un disturbo neurologico che porta alla progressiva perdita del coordinamento muscolare, rendendo difficoltosa l’esecuzione dei movimenti volontari.
La zona maggiormente colpita da atassia è il cervelletto, adibito all’invio degli impulsi ai muscoli, passando per il midollo spinale e i nervi periferici. L’atassia comporta una disfunzione del cervelletto e, quindi, un invio errato dei segnali nervosi.
La caratteristica principale di un soggetto atassico è la mancanza di coordinazione tra i vari segmenti del corpo. A questo si aggiungono una serie di disturbi associati come, ad esempio, difficoltà di deglutizione, incontinenza e movimenti involontari degli arti.
Diverse forme di atassia
Dopo anni di studi e di ricerche si sono identificate quattro forme di atassia. Tale distinzione si basa sulla diversa zona di insorgenza della malattia. Si parla di:
- atassia cerebellare: si riscontra una lesione neoplastica, vascolare o infiammatoria del cervelletto;
- atassia sensitiva: la lesione interessa le fibre propriocettive situate nel sistema nervoso periferico e nel midollo spinale;
- atassia labirintica: il problema è legato all’orecchio interno;
- atassia cerebrale: la patologia coinvolge la corteccia della regione frontale, temporale o parietale.
Fino agli anni ’50, l’atassia è sempre stata considerata come un semplice sintomo di altre malattie neurologiche. Solo nel momento in cui si è iniziato a reputarla come una patologia a sé stante si è assistito a una vera e propria evoluzione in ambito diagnostico e riabilitativo.
Diagnosi e supporto per i malati di atassia
Per diagnosticare l’atassia il medico di fiducia deve valutare con attenzione i sintomi che presenta il paziente. Un altro importante passo da compiere in fase di diagnosi riguarda la valutazione della storia familiare del paziente, essendo una malattia genetica ed ereditaria.
Al fine di confermare la diagnosi di atassia, il medico compie anche la cosiddetta manovra di Romberg. Al paziente viene chiesto di rimanere fermo in posizione eretta con gli occhi chiusi e le punte dei piedi unite. Se il soggetto non riesce a mantenere questa posizione, cade o compie vistose oscillazioni, il medico riceve conferma alla sua diagnosi ottenendo anche preziose informazioni circa la tipologia di atassia (sensitiva, labirintica, cerebrale e cerebellare).
Purtroppo a livello farmacologico non esiste una cura in grado di debellare definitivamente l’atassia, ma è solo possibile intervenire sui sintomi. Un importante aiuto per contrastare l’atassia è da ricercare nella riabilitazione. Diversi sono gli obiettivi da perseguire: ripristinare le alterazioni motorie, monitorare i movimenti cinetici patologici e aumentare l’autonomia del paziente.
In ambito assistenziale, un enorme aiuto viene dato dai familiari o, più in generale, dai caregiver che assistono il paziente. Si rivela infatti essenziale riuscire ad adattare l’ambiente alle esigenze della persona.
Essendo la riabilitazione un momento importante durante tutto il decorso della malattia, Creha Riabilitazione mette a disposizione dei pazienti e dei professionisti del settore strumenti e ausili in grado di migliorare le pratiche riabilitative e lo stato di salute del paziente.
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